A pochi mesi dalla pubblicazione di "Microchip Temporale", una rielaborazione di "Microchip Emozionale", i Subsonica scelgono questo particolare momento di sospensione temporale per rilasciare un disco suggestivo, costruito con la vocalità concepita come strumento.
"Era il 2004, avevamo da poco terminato il tour di "Amorematico" e pubblicato il live 'Controllo del livello di rombo' - racconta la band capitanata da Samuel -. Il rapporto con la nostra prima casa discografica si era consumato e il contratto era in scadenza. Ma avremmo dovuto consegnare ancora due album. O un doppio. Decidemmo di realizzarlo strumentale. In quel momento, avvertivamo, ancora nitide, le inebrianti scosse d'assestamento del terremoto provocato dai Radiohead di 'Amnesiac'. Poca programmazione, tanta voglia di suonare in modo non convenzionale".
C'era la ricerca di identità, esplorando fuori dai confini della forma canzone. "Eravamo molto gasati e ispirati - continuano i Subsonica -. Al punto che rimanemmo delusi dal rifiuto della nostra casa discografica di allora di pubblicare quel materiale. E l'album rimase così fermo.
Fu un momento chiave della nostra storia. Grazie a quella esperienza di ricerca, di musica d'insieme, di definizione di personalità collettiva, avevamo probabilmente individuato la chiave che ci avrebbe permesso di affrontare i decenni successivi. Non più musicisti guidati dalle suggestioni di un produttore interno al gruppo, ma autentico organico".
Le royalties dell'album sosterranno la Fondazione Caterina Farassino, impegnata a supportare gli ospedali di Torino e Asti, per la fornitura di dispositivi.
Fonte ANSA