Calcio - Euro2020: Croazia-Repubblica Ceca 1-1
Un rigore del capocannoniere Patrick Schick e una prodezza di Ivan
Perisic confezionano un pareggio nel girone D che fa comodo alla
Repubblica Ceca che va a quattro punti mentre la Croazia prosegue nel
suo torneo a fari spenti, che potrebbe comunque consegnargli la
qualificazione in caso di successo sulla Scozia. Ma al di là dei
calcoli, ancora un po' empirici, per la Croazia sono malinconicamente
lontani i tempi della finale mondiale 2018: non ci sono più Mandzukic e
Rakitic, manca un goleador di ruolo e la squadra è meno fluida e
probabilmente a fine ciclo., invano illuminata dalla classe senza tempo del Pallone d'Oro Luka
Modric. In crescita invece la Repubblica Ceca, molto più concreta e
competitiva rispetto a quella travolta dall'Italia due settimane fa.
Jankto svolge un buon lavoro a centrocampo, aiutato da Darida e Soucek.
Ma la squadra gioca tutta per il suo rinfrancato goleador. L'Europeo
regala infatti la metamorfosi di Patrick Schick che, dopo la doppietta
nell'esordio con la Scozia, ha acquisito una maggiore consapevolezza nei
propri mezzi. Anche il suo sguardo, dopo il rigore trasformato e col
tampone sanguinante nel naso per la gomitata di Lovren, è agli antipodi
con quello timido e assente di quando giocava nella Roma. La delusione
italiana, dopo il lancio promettente nella Samp e la bocciatura della
Juve, lo ha forgiato. Nei due anni di Bundesliga è maturato e ora sembra
un guerriero a caccia di prede. Lotta con i rudi difensori croati, si
giova di essere l'unico riferimento della squadra, e continua ad essere
decisivo. Il rigore conquistato e segnato lo porta in testa alla
classifica goleador della manifestazione. Gli esiti della prima giornata
condizionano la seconda. La vittoria con gli scozzesi dà sicurezza e
tranquillità alla Repubblica Ceca, il ko con gli inglesi, pur in una
gara in cui non aveva demeritato, innervosisce la Croazia. Il ct Dalic
boccia Brozovic, insiste con Rebic che però è in una di quelle giornate
abuliche e anomale in cui sbaglia anche le cose più facile. Modric
disegna calcio con la consueta maestria, ma predica nel deserto. Solo
Perisic è in grado di incidere sulla sinistra. I cechi invece sono più
propositivi ma anche cauti, i croati non riescono a rendersi pericolosi.
L'episodio che spezza la gara è al 33': cross e mucchio selvaggio,
Lovren fa sanguinare Schick con una gomitata in faccia. L' attaccante
trasforma il rigore con classe mentre Rebic si divora l'occasione del
pari al 39' con un tiro sbilenco. Dalic lo sostituisce con Petkovic, ma
già in avvio di ripresa i croati riequilibrano il match. Tipica azione
in contropiede di Perisic che sulla sinistra fa secco Coupal, tira una
bordata diagonale che supera l'incerto Vacluk, ma è soprattutto una
prodezza dell'interista. Ci si aspetta un cambio di passo dei croati, ma
non sono in grado di farlo. Al 7' Soucek tira da lontano in maniera
pericolosa, poi al 26' una conclusione di Vlasic va di poco alto.
Forcing un po' disordinato dei croati, al 44' una conclusione di
Petkovic viene deviata in angolo, ma i cechi resistono senza dannarsi
l'anima e si sentono vicini alla qualificazione, anche se il loro sogno è
il Qatar. Dai mondiali infatti mancano da 16 anni
Fonte ANSA
Foto ANSA/EPA