"Sono milioni - dice accalorandosi - le storie di donne da raccontare... Mi vengono in mente ma solo per fare qualche nome come Lee Miller, Anita Hill oppure Caterina la Grande. Donne che hanno cambiato il corso della storia e ne sappiamo poco e niente. Di Caterina qualcosa sappiamo ma quello che non si dice abbastanza è che tutti i suoi predecessori (maschi) erano dei mediocri esercitatori di potere, lei ha cambiato il corso della storia. Sono come gemme, pietre preziose che sono ancora nascoste ma anche le meraviglie di Petra erano nascoste prima che un archeologo trovasse i primi reperti".
"Sono stati tanti negli ultimi anni - dice ancora - i movimenti contro le diseguaglianze, le ingiustizie, le discriminazioni delle donne, razziali e delle tendenze sessuali.
Adesso è il momento di fare quello che finora non abbiamo fatto perché non avevamo in mano la penna, non eravamo dietro la telecamera, non creavamo le storie. Adesso lo possiamo fare, lo facciamo e lo dobbiamo fare condividendo il più possibile. Non per una mera lotta tra uomini e donne: dobbiamo condividere gli obiettivi remando tutti nella stessa direzione perché uomini migliori fanno donne migliori e donne migliori fanno uomini migliori". E a chi le chiede se è contenta di essere a Giffoni risponde: "Sono onorata. Alla fine di tutto perché facciamo il nostro lavoro? Per raccontare delle storie. E chi meglio dei ragazzi può giudicare una buona storia? Sono loro, i giovani, il motore. Non vedo l'ora di incontrarli perché sono certa che sarò sopraffatta dalla loro energia. Sono loro che devono salvare per noi questo benedetto mondo...".
[Fonte ANSA]
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