The Irishman scatena guerra tra esercenti e Netflix

"The Irishman" di Martin Scorsese scatena una guerra tra esercenti e Netflix: l'uscita limitata in solo poche sale del film sulla scomparsa di Jimmy Hoffa "e' una disgrazia", ha detto al New York Times John Fithian, presidente della National Association of Theater Owners, un gruppo che rappresenta grandi catene come Amc e Cineplex.
    "The Irishman" con Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci, per Netflix è uno dei film più promettenti della stagione anche in vista degli Oscar. Ha debuttato in otto sale a Los Angeles e New York, tra cui gli iconici Egyptian Theatre e il Belasco su Broadway, prima di una modesta espansione in altre citta' a partire dall'8 novembre: un modello di business da cui gli esercenti si sentono minacciati. "E' una gran delusione che Netflix e i proprietari di cinema non siano arrivati a un accordo per fare uscire il film di Scorsese in molte sale", ha detto Fithian. Per gli esercenti si tratta di "una vergogna".
    Netflix sta lasciando "guadagni significativi sul tavolo", ha avvertito il Fithian osservando che "The Irishman" sarà proiettato su "un decimo degli schermi su cui sarebbe potuto arrivare se Netflix avesse permesso un accordo" e ricordando i numeri di "The Departed" del 2006: quel film, per cui Scorsese ha vinto l'Oscar per miglior regista e miglior film, incasso' 300 milioni di dollari in tutto il mondo. In Italia poi uscirà "in sale selezionate" solo per pochissimi giorni: dal 4 al 6 novembre.

Fonte ANSA