Cinema: Crawl, quando la paura è un coccodrillo

Nel titolo, 'Crawl. Intrappolati', c'è già tutto. Crawl si riferisce infatti sia al seminterrato (in inglese 'crawl space'), dove si svolge gran parte del film, che al verbo to crawl, ovvero strisciare, che descrive il movimento dei coccodrilli. Sì perché in questo thriller-horror di Alexandre Aja (già autore di 'Piranha 3D') e prodotto da Sam Raimi, in sala dal 15 agosto con la Fox, c'è d'aver paura proprio di questi rettili dall'anima preistorica (sono in circolazione da oltre 37 milioni di anni). Solo un'ora e mezzo, e più di qualche sobbalzo sulla sedia, per raccontare la storia complicata di una figlia e un padre che si incontrano dopo anni nel posto sbagliato.

Haley Keller (Kaya Scodelario) infatti non parla da tempo con suo padre Dave (Barry Pepper), per anni anche suo allenatore di nuoto. Esattamente da quando i suoi genitori si sono separati e il papà è rimasto nella casa di famiglia in Florida, incapace di accettare che sua moglie ora abbia un altro. Ma quando un potentissimo uragano colpisce la costa sud-est degli Stati Uniti, la ragazza decide di tornare dal padre trovandolo però intrappolato e ferito: un coccodrillo si è infilato nel sottoscala e nuota indisturbato in quello spazio in genere dedicato al bricolage. Aja, figlio d'arte, è considerato uno dei giovani talenti del cinema horror-splatter. Dopo il debutto con il cortometraggio Over the Rainbow, presentato al Festival di Cannes, e il primo lungometraggio Furia, film di fantascienza ispirato alle opere dello scrittore Julio Cortazar, raggiunge il successo con Alta tensione, prima di girare nel 2008 Riflessi di paura e nel 2010 Piranha 3D.

Crawl è stato trasmesso in anteprima il 27 luglio nella Cinepiscina di Cinecittà World, con mille ospiti circondati, nel buio della notte, dall'acqua e... dagli alligatori. I coccodrilli, informa una scheda della produzione, sono capaci di una manovra rotante chiamata "death roll" per sottomettere e smembrare la preda: i coccodrilli hanno una naturale visione notturna, ben 80 denti affilati come rasoi e il loro morso è uno dei più potenti del regno animale, con una forza di 2,125 psi (Poundforce per pollice quadrato). Possono poi raggiungere una velocità di 45 chilometri orari su distanze brevi (si stancano facilmente), mentre in acqua possono nuotare a 40 chilometri orari senza stancarsi. L'alligatore medio, infine, è lungo tre metri, ma può crescere fino a quattro metri e mezzo e pesare fino a 450 kg.



Fonte Ansa