Calcio - Euro2020: Inghilterra - Croazia 1-0

Esordio vincente per l'Inghilterra che ha battuto la Croazia 1-0 (0-0) in una partita del gruppo D di Euro 2020 giocata allo stadio Wembley di Londra. A decidere il match una rete di Raheem Sterling al 12' del secondo tempo.

"Le cose devono cambiare ora".

Raheem Sterling, giamaicano naturalizzato inglese, e' tra i calciatori della Premier piu' attivi nella lotta al razzismo, e tra i piu' convinti sostenitori del gesto a inizio partita di inginocchiarsi. Cosi' nel primp match di Euro 2020, Inghilterra-Croazia, l'attaccante del City ha incassato prima i fischi di quei tifosi contrari al gesto di Black Lives Matter - peraltro fatto anche dall'arbitro, l'italiano Daniele Orsato - poi gli applausi per il gol vittoria sulla Croazia. Di misura ma con pieno merito, l'Inghilterra fa il suo esordio all'Europeo superando i vicecampioni del mondo della Croazia: dopo un primo tempo letargico, durante il quale colpisce un palo, la nazionale inglese - tra le favorite di questo torneo- legittima i primi tre punti nella rassegna continentale non solo grazie al gol decisivo di Sterling, ma anche arginando senza affanno la reazione croata. Al triplice fischio finale di Orsato, che prima dell'inizio si è inginocchiato assieme ai calciatori inglesi per 'BlackLivesMatter', si rivelano tutte azzeccate le scelte di Gareth Southgate, a cominciare proprio dall'esterno del Manchester City, schierato titolare nonostante sia reduce da un'annata incolore. Ottima la prestazione difensiva dei Tre Leoni - nonostante l'assenza di Harry Maguire, il loro migliore centrale - che non concedono nulla ai croati, schierati dal primo minuto con quattro 'italiani', tutti ampiamente insufficienti. Pronti-via e l'Inghilterra parte col piede sull'acceleratore.

Metabolizzati i fischi piovuti dalle tribune, dove una minoranza rumorosa contesta apertamente l'inchino anti-razzismo degli 11 inglesi in campo (i croati restano in piedi), i Tre Leoni comandano il gioco. E sono subito pericolosi con Phil Foden. Dopo appena cinque minuti, il gioiellino del Manchester City viene innescato da Raheem Sterling, rientra sul sinistro, ma la sua conclusione a giro sbatte contro il palo più lontano. Insistono gli inglesi in un forcing furibondo, e pochi minuti più tardi è Kalvin Phillips a chiamare al primo intervento di giornata Dominik Livakovic. Superata indenne la bufera iniziale, Modric e compagni alzano il baricentro, e con il loro fitto fraseggio riescono a placare i furori inglesi. A Wembley il termometro sfiora i 30 gradi, e i giocatori sembrano adeguarsi al clima balneare: fino all'intervallo non succede più nulla. L'inerzia della partita non cambia ad inizio ripresa: ritmi blandi, zero accelerazioni. Per registrare il primo timido tentativo offensivo della Croazia bisogna attendere quasi lo scoccare dell'oro di gioco: il rasoterra di Lukas Modric non impensierisce Jordan Pickford. E' un colpo di genio a rompere l'equilibrio. La rete che decide l'incontro viene propiziata dall'ennesimo guizzo di classe di Phillips, decisamente il migliore in campo: il centrocampista del Leeds riceve sulla trequarti, si libera del diretto avversario con una finta prima di trovare il corridoio libero dove Sterling, a tu per tu con Livakovic, firma la sua 13/a rete in 35 partite con la nazionale (proprio lui che è uno dei più impegnati sul fronte anti-razzismo) il miglior modo per ripagare la fiducia di Souhtgate. La Croazia arranca, i padroni di casa cercano il colpo del Ko, ma Harry Kane conferma la pessima giornata quando da un metro dalla porta calcia clamorosamente fuori. Non meno grossolano l'errore, nell'altra area, di Ante Rebic: il centravanti milanista ha a disposizione un calcio di rigore in movimento e non trova neppure la porta. Uno svarione che riassume la pochezza dell'esordio croato, assicurando nel contempo all'Inghilterra il primo debutto vittorioso in una fase finale dell'Europeo.




Fonte ANSA
Foto ANSA/EPA